Ansia e attacchi di panico

Sei passi nel vuoto

Uno. Il respiro si spezza mentre chiudo la porta di casa. Il cuore galoppa, le mani sudano. Non c’è motivo, ma è lì. Sempre lì. Il petto si stringe, l’aria si accorcia. Cammino, ma sento di non toccare terra.

Due. Il supermercato è un labirinto. La luce al neon pulsa sulle tempie, la fila alla cassa è una trappola. Mi scivola il cellulare dalle mani, qualcuno mi guarda. Ora svengo, ora muoio. No, non muoio. Ma tremo.

Tre. La notte è un nemico. Il silenzio amplifica ogni battito del cuore, ogni pensiero di troppo. Il letto diventa un deserto, il cuscino una roccia. Gli occhi bruciano, la mente urla. Il sonno non arriva.

Quattro. Il mondo fuori scorre veloce, io mi sento fermo. Vorrei spiegare, vorrei dire aiutatemi, ma la voce si spegne prima ancora di uscire. La giornata passa senza che io la tocchi davvero.

Cinque. Il telefono è in mano. Un nome sullo schermo. Non è una chiamata di lavoro, né un amico. È uno psicoterapeuta. Il cuore accelera, ma questa volta è diverso. Non è un attacco di panico. È paura di cambiare.

Sei. Il dito preme. Il suono della chiamata vibra nell’aria. Una voce risponde. Calma. Presente. Umana. Respiro. Parlo.

Il mio approccio terapeutico

Se ti riconosci in questa storia e cerchi uno psicoterapeuta  a Roma, il mio approccio si fonda sul modello psicoanalitico. Attraverso la psicoterapia psicoanalitica, accompagno la persona nell’esplorazione delle proprie dinamiche inconsce, aiutandola a dare forma ai pensieri.

Lavorare a livello profondo consente di trasformare il sintomo dell’ansia in una possibilità di conoscenza di sé, andando oltre la gestione per affrontare le radici del disagio. L’ascolto, l’interpretazione e l’elaborazione in un contesto analitico permettono di avviare un percorso di cambiamento duraturo.